lyrics
Quante ne abbiamo oggi?
Primo settembre: ah, il giorno dello stipendio!
Venga, la invito a casa!
Si accomodi prego, può sedersi dove vuole!
Ma sì, ovunque, si piazzi dove preferisce!
No, aspetti, non sulla sedia! Lì non si può, non ne faccia una tragedia, su!
Si metta là! No, ora che ci penso, non sul divano!
Lo so, le sembrerà un po' strano ma...
Sul letto? Ma cos'è, matto?! Ma le pare che adesso mi fa spostare il gatto?!
Si sieda a terra piuttosto!
E' un po' sporco, lo capisco, ma si accomodi, c'è posto!
Come? Ah, io le offro da sedere e lei ha da lamentarsi?
Certo che non si accontenta proprio di nulla, eh?
Sì, sì, io lo so come finisce:
il cittadino si lamenta con la comunità, la comunità si lamenta col sindacato,
il sindacato si lamenta con le autorità incompetenti e le autorità incompetenti
rispondono che non-sono-problemi-loro!
Che poi l'autorità in questione sarei io, quindi con questo il cerchio si chiude!
Fai tanto anni settanta tu, con quei capelli alla Starsky,
che poi vi conosco a voialtri, siete tutti gli stessi
A lottare da decenni contro gli stessi problemi di decenni fa,
il "Sistema"
E tu sei ancora qui a minacciarmi di dirlo alla comunità che lo dice ai sindacati
che si appellano alla costituzione, eh?
Come quando "gli zappaterra pestavano i punk,
i punk picchiavano gli skinhead,
gli skinhead crocchiavano gli heavy metal,
gli heavy metal le suonavano di brutto ai new wave,
e i new wave si lamentavano con gli zappaterra."
Già all'epoca, alla nascita del movimento Punk,
punto più alto mai raggiunto dalla "ribellione al sistema",
già all'epoca, nulla aveva senso.
Figuriamoci adesso,
che hai resuscitato i capelli che aveva tuo padre da giovane!
Figliolo mio, ma tu la conosci la lotta di classe?
Cercherò di essere breve: è una rissa violenta,
che sembra caos, a prima vista.
Ma quando la rissa la fai per una ragione come i capitalisti,
beh, quella è lecita lotta al sistema, lotta al governo!
ma la lotta non è sempre un atto violento che vuole affermare
un potere sopra un altro potere?
E quindi, per fartela breve, pure la lotta di classe è sistema,
perchè afferma un potere:
il potere è governo, e il governo sono regole,
e le regole sono una cosa da capitalisti, no?
E allora mi spiegate che cazzo volete tutti quanti?
"Guardi che nun me frega si lei è er mio principale!
Guardi che nun po' fa na legge - pe' fa le leggi -
pe' dì quello che posso o nun posso fà, eh?!
Guardi che mi nonno votava er Partito, eh?
Trotski c'aveva promesso l'anarchia, ma alla fine c'ha dato er governo!
Però alla fine, come dice lei,
se er governo nun è anarchia, ma è regole, allora er governo è pure
guera, cioè lottà, cioè lotta de classe.
E allora er cerchio se chiude pe' davero!"
Come quella volta che vi ho invitati a casa mia, il primo settembre,
e vi ho fatti sedere
ovunque ho finto ci fosse posto. Ossia a terra.
E la cosa bella è che mi avete pure creduto!
E allora sedetevi a terra tutti quanti:
studente, lavoratore, pensionato, lurido immigrato!
Qui siamo a casa mia e si fa come IO ho legiferato.
Perchè se tanto il potere è governo, e il governo è guerra,
e la guerra è lottare, allora il cerchio si chiude!
Perchè tanto il cerchio è la figura perfetta, no?
Ci avete creato interi sistemi su sto cazzo di cerchio,
voi intellettuali di sta minchia!
Il cerchio nel cerchio, il dito sul torchio, l'aratro con il suo rimorchio,
la pentola e il coperchio
il tirchio e il suo libretto degli assegni, "stacca a vuoto spero!
Me lo lasci in bianco poi la cifra per il lavoro che non ho fatto ce la scrivo io!"
Amici miei, spero di non avervi confuso troppo:
io e voi, seppure per motivi diversi, siamo tutti sulla stessa barca,
che affonda, per giunta.
E questo vale per la sanità, le tasse di soggiorno,
le misure catastali, l'imposta sul reddito,
vale per tutte, TUTTE le tasse:
pensateci, ci ribelliamo -giustamente- quando l'operaio è sottopagato,
ma cediamo con rassegnazione ad imposte da primo mondo
per ritrovarci servizi da terzo?
Se il cittadino lavora,
tassarlo non è rubargli parte del suo guadagno?
Le imposte, che bel gioco:
crediamo di essere come Robin Hood, che ruba ai ricchi per dare ai poveri,
quando in realtà siamo come Cantagallo:
raccontiamo, a noi stessi e agli altri, una montagna di stronzate!
c'è una sola regola che occorre imparare:
"Chi paga prima, mangia pesce marcio!"
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